QUALI AZIONI PER L’ISTRUZIONE

Il programma di interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR ) Italia Domani per la parte di competenza del Ministero dell’Istruzione prevede 6 riforme e 11 linee di investimento.
Il programma alimenta Futura – La scuola per l’Italia di domani, cornice che collega le diverse azioni attivate grazie a risorse nazionali ed europee per una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva.
L’obiettivo è realizzare un nuovo sistema educativo per garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali.
Grazie a un investimento complessivo pari a 17,59 miliardi, compresi i c.d. “progetti in essere”, la scuola ha l’occasione di poter svolgere davvero quel ruolo educativo strategico per la crescita del Paese. È a scuola, infatti, che studentesse e studenti, accompagnati nel costruire competenze e acquisire abilità, si preparano al futuro.
Quella che si vuole realizzare grazie al PNRR, con Futura, è una scuola che forma cittadine e cittadini consapevoli, in grado di poter essere determinanti nei processi di transizione digitale ed ecologica dell’Italia di domani.

LE RIFORME

RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

La riforma mira ad allineare il curricolo degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo del Paese, in particolare verso l’output di innovazione del piano nazionale Industria 4.0 e la profonda innovazione digitale in atto in tutti i settori del mercato del lavoro.
L’elevata qualità del curriculum offerto incoraggerà l’occupabilità, grazie anche all’armonizzazione dei programmi di formazione in base alle esigenze di ciascun territorio.
La riforma investe sul capitale umano in un approccio mirato e adeguato alle condizioni geografiche, economiche e sociali di ogni contesto locale, con benefici diretti di breve e lungo termine sulle potenzialità di crescita del Paese.

RIFORMA DEL SISTEMA ITS

La riforma intende semplificare il modello organizzativo e didattico, aumentare il numero degli iscritti, migliorare la qualità del collegamento con la rete degli imprenditori nei territori, al fine di colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Gli ITS, grazie anche a partnership con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali, potranno offrire corsi terziari job-oriented sempre più avanzati per la formazione di tecnici che gestiscono sistemi e processi ad alta complessità in sei aree: efficienza energetica; mobilità sostenibile; nuove tecnologie della vita; nuove tecnologie per il Made in Italy; tecnologie innovative per il patrimonio culturale e attività connesse; tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La piena attuazione della riforma, che sarà adottata entro il primo semestre del 2022, è prevista nel 2025.

RIFORMA DELL’ORIENTAMENTO

La riforma introdurrà moduli di orientamento nelle scuole secondarie di I e II grado (non meno di 30 ore per le studentesse e gli studenti del IV e
V anno) e verrà realizzata una piattaforma digitale di orientamento relativa all’offerta formativa terziaria degli Atenei e degli ITS. Mettere in sinergia il sistema di istruzione, quello universitario e il mondo del lavoro favorisce una scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante e contrasta dispersione scolastica e crescita dei neet. Nella riforma è previsto anche l’ampliamento della sperimentazione dei licei e tecnici quadriennali, con ulteriori 1.000 classi in altrettante scuole (in aggiunta rispetto alle 100 attuali). La riforma sarà adottata entro il 2022.

RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE

La riforma punta alla revisione dell’attuale sistema di reclutamento dei docenti, legato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo l’intera carriera. L’obiettivo è determinare un significativo miglioramento della qualità dei percorsi educativi per offrire a studentesse e studenti sempre migliori livelli di conoscenze, capacità interpersonali e metodologico-applicative, nonché coprire con regolarità e stabilità le cattedre disponibili con insegnanti di ruolo. La formazione e la sperimentazione con metodologie innovative consentiranno un processo di selezione basato non solo sul livello di conoscenza, ma anche sui metodi didattici acquisiti e sulla capacità di relazionarsi con la comunità educativa.
Una volta approvata la riforma, è previsto il reclutamento, attraverso il nuovo sistema, di 70.000 docenti entro il 2024.

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE CONTINUA

La riforma garantirà un continuo sviluppo professionale e di carriera del personale scolastico attraverso l’istituzione di una Scuola di Alta formazione e formazione continua per dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA. Saranno coinvolti Indire, Invalsi e Università italiane e straniere, al fine di garantire un sistema di formazione continua di qualità, in linea con gli standard europei. L’obiettivo è fornire una formazione pedagogica e didattica che, insieme a una conoscenza approfondita della materia, consenta di affrontare efficacemente la sfida della trasmissione di competenze metodologiche, digitali e culturali nell’ambito di una didattica di alta qualità. Si tratta dell’unica riforma con un budget, pari a 34 milioni di euro.

RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO

La riforma intende intervenire su due aspetti strategici: il numero delle studentesse e degli studenti per classe e il dimensionamento della rete scolastica. Il numero degli iscritti alle scuole diminuirà nei prossimi anni a causa della denatalità, comportando una riduzione della necessità di personale scolastico: uno scenario che offre l’occasione per ripensare l’organizzazione del sistema scolastico. Il risultato finale sarà una riduzione del numero medio di studentesse e studenti per classe, a vantaggio della qualità dell’insegnamento.

LE LINEE DI INVESTIMENTO

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 1 – POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ – INVESTIMENTO 1.6 “ORIENTAMENTO ATTIVO NELLA TRANSIZIONE SCUOLA-UNIVERSITÀ”

La misura mira a facilitare e incoraggiare il passaggio dalla scuola secondaria superiore all’Università e a ridurre il numero di abbandoni universitari, contribuendo in tal modo all’aumento del numero dei laureati. L’iniziativa prevede l’offerta di corsi a beneficio di tutti gli studenti a partire dal terzo anno della scuola superiore per sostenerli nella scelta dell’istruzione terziaria, facilitando una migliore corrispondenza tra preparazione e percorso professionale e aiutandoli a orientarsi nella transizione scuola-università. Dovranno essere erogate lezioni tenute da docenti di istruzione superiore e rivolte agli studenti del terzo, quarto e quinto anno della scuola secondaria di secondo grado

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 1 – POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ – INVESTIMENTO 1.7 “BORSE DI STUDIO PER L’ACCESSO ALL’UNIVERSITÀ”

L’obiettivo della misura è garantire la parità di accesso all’istruzione terziaria con particolare riferimento agli studenti in difficoltà socioeconomiche. Ci si attende che tale obiettivo sia conseguito in particolare mediante:

– l’aumento di 700,00 EUR dell’importo delle borse di studio, fino a un massimo di 4.000,00 EUR per studente;

– il finanziamento di borse di studio per un maggior numero di studenti, riducendo in modo significativo il divario rispetto alla media UE di studenti con una borsa di studio (circa il 25% rispetto ad appena il 12% attualmente registrato in Italia).

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 1 – POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ – INVESTIMENTO 3.4 “DIDATTICHE E COMPETENZE UNIVERSITARIE AVANZATE”

L’investimento di 500 milioni di euro punta a qualificare e innovare i percorsi universitari mediante tre obiettivi strategici: digitalizzazione, “cultura dell’innovazione” e internazionalizzazione. Saranno coinvolti 500 dottorandi in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali. Verranno creati 3 Teaching and Learning Centres per migliorare le competenze di insegnamento (comprese le competenze digitali) dei docenti nelle università e degli insegnanti nelle scuole e 3 Digital Education Hubs per migliorare la capacità del sistema di istruzione superiore di offrire istruzione digitale a studenti e lavoratori universitari. Saranno rafforzate le scuole universitarie superiori attraverso attività di formazione e orientamento. Verranno realizzate iniziative educative transnazionali in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e verrà sostenuta una attività di internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore artistica e musicale (AFAM).

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 1 – POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA DEI SERVIZI DI ISTRUZIONE: DAGLI ASILI NIDO ALLE UNIVERSITÀ – INVESTIMENTO 4.1 “ESTENSIONE DEL NUMERO DI DOTTORATI DI RICERCA E DOTTORATI INNOVATIVI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IL PATRIMONIO CULTURALE”

La misura prevede, a partire dall’anno accademico 2022-2023, l’attivazione di corsi di dottorato triennali innovativi relativi alla pubblica amministrazione e al patrimonio culturale, nonché l’estensione del numero di dottorati generici.
In particolare, i dottorati innovativi hanno l’obiettivo di aumentare l’efficacia delle azioni delle amministrazioni pubbliche e l’efficienza della gestione e dello sviluppo del patrimonio culturale del Paese, cogliendo le nuove opportunità offerte dalla transizione digitale.

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 1.1 “FONDO PER IL PROGRAMMA NAZIONALE DELLA RICERCA (PNR) E PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE (PRIN)”

Il fondo è finalizzato a rafforzare le misure di sostegno alla ricerca scientifica indicate nel Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2021-2027 che riflettono i sei cluster del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021-2027: salute; cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell’inclusione; sicurezza per i sistemi sociali; digitale, industria, aerospaziale; clima, energia, mobilità sostenibile; prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.
Sono, altresì  finanziati i Progetti di Ricerca di rilevante interesse Nazionale (PRIN) di durata triennale che, per la loro complessità e natura, richiedono la collaborazione di unità di ricerca appartenenti ad università ed enti di ricerca

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 1.2 “FINANZIAMENTO DI PROGETTI PRESENTATI DA GIOVANI RICERCATORI”

L’investimento ha l’obiettivo di offrire nuove opportunità dedicate ai giovani ricercatori, al fine di trattenerli in Italia. La misura prevede di sostenere le attività di ricerca di un massimo di 2.100 giovani ricercatori – sul modello dei bandi European Research Council – ERC – e Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships – MSCA-IF – e Seal of Excellence, al fine di consentire loro di maturare una prima esperienza di responsabilità di ricerca. Una parte del contributo sarà vincolata all’assunzione di almeno un ricercatore “non-tenure-track” e parte del contributo dedicato a brevi periodi di mobilità per attività di ricerca o didattica in altre località in Italia o all’estero

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 1.3 “PARTENARIATI ESTESI A UNIVERSITÀ, CENTRO DI RICERCA, IMPRESE E FINANZIAMENTO PROGETTI DI RICERCA”

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L’investimento mira a finanziare fino a un massimo di 15 programmi di ricerca, realizzati da reti allargate di soggetti pubblici e privati. L’investimento è in linea con uno degli obiettivi PNR di promuovere cambiamenti positivi sfruttando la ricerca fondamentale. Per ciascun programma saranno condotti specifiche attività di coinvolgimento dei portatori di interessi, al fine di coinvolgere i cittadini e agevolare il trasferimento di tecnologie e conoscenze verso territori, imprese e amministrazioni.

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 1.4 “POTENZIAMENTO STRUTTURE DI RICERCA E CREAZIONE DI “CAMPIONI NAZIONALI” DI R&S SU ALCUNE KEY ENABLING TECHNOLOGIES”

La misura mira al finanziamento della creazione di centri di ricerca nazionale, selezionati con procedure competitive, che siano in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di Università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione in ambiti tecnologici riferibili a:

-Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech)

– Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA

– Mobilità sostenibile

– Bio-diversità

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 1.5 “CREAZIONE E RAFFORZAMENTO DI “ECOSTISTEMI DELL’INNOVAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ”

La misura si concretizza attraverso il finanziamento di Ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale con attenzione alla capacità di promuovere progetti di sostenibilità sociale.
Gli Ecosistemi dell’innovazione sono “leader territoriali di ricerca e innovazione”, reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati ed internazionalmente riconosciuti.

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 3.1 “FONDO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI INFRASTRUTTURE DI RICERCA E INNOVAZIONE”

Il fondo mira a facilitare l’osmosi tra la conoscenza scientifica generata in infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico, favorendo l’innovazione. La misura sostiene la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico.
Viene finanziata la creazione o il rafforzamento di infrastrutture di ricerca di rilevanza pan-europea e infrastrutture di innovazione dedicate, promuovendo la combinazione di investimenti pubblici e privati.

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA – COMPONENTE 2 – DALLA RICERCA ALL'IMPRESA – INVESTIMENTO 3.3 “INTRODUZIONE DI DOTTORATI INNOVATIVI CHE RISPONDONO AI FABBISOGNI DI INNOVAZIONE DELLE IMPRESE E PROMUOVONO L’ASSUNZIONE DEI RICERCATORI DA PARTE DELLE IMPRESE”

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L’obiettivo della misura consiste nel potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies, mediante:

l’istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il contributo e il coinvolgimento delle imprese;

incentivi all’assunzione di ricercatori precari junior da parte delle imprese.

È, inoltre, prevista, la creazione di uno hub finalizzato alla valorizzazione economica della ricerca prodotta dai dottorati industriali, favorendo la creazione di spin-off.

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