L’Istituto Professionale per i servizi e l’ospitalità alberghiera “Rainulfo Drengot” è impegnato nella lotta al fenomeno della dispersione scolastica, come evidenziato nei documenti programmatici di istituto, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, il RAV e il relativo Piano di Miglioramento. Il drop out scolastico, avvertito particolarmente nei primi due anni di corso, affonda le sue radici in un preoccupante scollamento tra docenti, studenti e famiglie. Tale fenomeno è legato ai cambiamenti socio-economici e culturali del momento presente, che contribuiscono ad aggravare l’isolamento e la disaffezione degli studenti più fragili, uniti al mancato sviluppo di competenze di base utili ad affrontare il carico di lavoro degli anni della scuola superiore. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di motivazione e di progettualità a livello personale che i giovanissimi sperimentano oggi e che deve rappresentare un obiettivo prioritario per l’azione di contrasto al fenomeno della dispersione. La strategia delineata dall’Istituto “Rainulfo Drengot” si articola su tre assi fondamentali: – l’attenzione al singolo studente, al suo percorso educativo e formativo personalizzato, alla sua evoluzione come persona (potenziamento delle life skills e delle soft skills, intese come competenze trasversali che agiscono sulla formazione della persona e sulla sua performance lavorativa) – il rinnovato e potenziato dialogo con le famiglie; – il recupero delle competenze di base quali requisiti essenziali per il raggiungimento del successo formativo. Tali assi sono chiamati ad interagire tra loro, allo scopo di creare intorno allo studente una rete efficace, con funzione di guida e di supporto nel suo percorso scolastico e di crescita. Con la finalità di supportare al meglio gli studenti verso il recupero della loro relazione positiva con la comunità scolastica e l’apprendimento, l’Istituto si impegna a potenziare i fattori che rappresentano i requisiti imprescindibili per la riuscita dell’azione di prevenzione e contrasto alla dispersione. Tra essi trovano spazio anche la comunicazione (tra i docenti, con gli studenti e con le famiglie) e la dimensione dell’accoglienza. A questo proposito si prevede l’organizzazione di attività di sportello, finalizzate ad un supporto psicologico per le famiglie e per gli studenti e l’avvio di un programma di tutoring ad personam, svolto da docenti interni e sostenuto da un servizio di peer tutoring a cura degli studenti delle classi del triennio. Si vogliono inoltre introdurre attività extracurricolari per lo sviluppo delle competenze di base e la promozione della progettualità personale. Attraverso attività quali laboratori artistici e attività sportive, si intende favorire la socializzazione, la capacità di interazione e collaborazione attiva e il senso di appartenenza alla comunità scolastica, nonché perseguire il benessere dello studente a scuola.